Giulia Farnese detta”La Bella”

Fascino e mistero di una delle donne
più influenti del suo tempo

Giulia Farnese nacque probabilmente nella magnifica rocca di Capodimonte (VT) intorno al 1475, da Pier Luigi Farnese e Giovannella Caetani dei duchi di Sermoneta.

Fu promessa sposa fin da bambina al coetaneo Orsino Orsini, figlio di Ludovico Orsini e Adriana de Mila, cugina del cardinale e vicecancelliere Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI (1492). Nel maggio del 1490 ebbe luogo il fastoso matrimonio, partecipato da tutta la nobiltà romana, nel bellissimo palazzo romano del Borgia che, nonostante avesse superato i sessanta anni di età, rimase ammaliato dalla stupefacente bellezza dell’adolescente Giulia.

Due anni più tardi, dopo la nascita di Laura figlia di Orsino e non del Borgia (come si evince nella lettera che lui scrisse di proprio pugno a Giulia), divenne scopertamente la sua amante e, contemporaneamente, la donna più ammirata e chiacchierata nelle corti italiane; a lei si rivolgevano ambasciatori ed agenti per ricevere la sua intercessione presso il papa.

Giulia, spinta dalla famiglia e soprattutto dal fratello Alessandro, avviato alla carriera ecclesiastica, si prodigò per promuovere  quest’ultimo  al  cardinalato che effettivamente riuscì ad ottenere nel 1493. Nel  dicembre 1494, terminata  la relazione con papa Alessandro VI, si ritirò nel castello di Vasanello per crescere sua figlia e, qualche anno dopo, la nipote Isabella dell’Anguillara, rimasta orfana della madre Gerolama, amata sorella di Giulia, uccisa per mano del figliastro.

Dopo essere  divenuta signora di Carbognano nel giugno 1497, grazie alla donazione del castello da parte del marito Orsino, rimase vedova tre anni dopo. Ritrovatasi a dover sovrintendere anche tutte le altre proprietà Orsini, compreso il castello di Giulianello (oggi Vignanello) riuscì a trovare un sostentamento fruttuoso per lei e la figlia che avrebbe poi contratto nel 1505, un prestigioso matrimonio con Niccolò Franciotti Della Rovere, nipote di papa Giulio II.

Trasferitasi nel castello di Carbognano, che fece affrescare con raffinate immagini di donne, unicorni, fenici e stemmi familiari, divenne una vera e propria imprenditrice realizzando un allevamento di cavalli e maiali, affittando locali commerciali agli abitanti del paese e sfruttando le risorse agricole delle terre di sua proprietà. Fece, inoltre, costruire la chiesa di Santa Maria che ancora oggi la ricorda attraverso il suo nome inciso sopra il portale d’ingresso.

Nel 1509 sposerà in seconde nozze il nobile napoletano Giovanni Maria Bozzuto (forse per amore), noto per la sua avvenenza tra le dame di corte dalle quali era sempre stato ammirato. Divenuta nuovamente vedova nel 1517, continuò a vivere del suo lavoro imprenditoriale, come donna libera e amorevole verso le sue servitrici e cameriere.

Morì  nel suo palazzo romano  adiacente alla chiesa di San Girolamo della Carità, tra il 22 e 23 marzo del 1524,  mentre nella città imperversava la peste. Giulia fu una donna che seppe riscattarsi e rendersi libera attraverso il suo operato, riuscendo a mantenere se stessa e rendendo il paese di Carbognano, dove viveva, un luogo prospero e attivo. Intelligente, con uno spirito libero e indipendente, amò e cercò di proteggere le donne di Carbognano lasciando loro del denaro per le doti, che avrebbero dovuto ricevere anche senza contrarre matrimonio, rendendole così libere da qualunque vincolo potesse impedire la loro scelta di vita.

La sua immagine e la sua sepoltura, che lei avrebbe voluto tra i suoi avi nell’Isola Bisentina, sono avvolte nel mistero. Probabilmente la salita al soglio pontificio del fratello, Paolo III, contribuì all’eliminazione di ogni documento o dipinto che rimandasse al ricordo di Giulia,  ben nota in tutte le corti italiane ed europee, quale origine della fortuna e ascesa dei Farnese.

testo a cura di Patrizia Rosini

GF

GIULIA FARNESE
LA BELLA

Le gesta di una donna indiscussa protagonista del suo tempo

Giulia Farnese detta Giulia La Bella fortuna e storia di Carbognano

 

La donna che con la sua bellezza aveva conquistato tutte le corti europee e il cuore del pontefice Alessandro VI Borgia scelse di dedicarsi alla cura del proprio borgo e della sua residenza.

La "Signora di Carbognano" spese i suoi anni dando un nuovo volto alla sua dimora: l'urbanistica, l'architettura, la cultura e la vita degli abitanti di Carbognano furono influenzate dalla donna che trasformò il paese rendendolo una delle perle migliori della Tuscia. 

Giulia Farnese

Nata intorno al 1475, da Pier Luigi Farnese e Giovannella Caetani

Carbognano

Adagiato ai piedi dei monti Cimini, nell’incantevole cornice della Riserva Naturale del Lago di Vico

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Per celebrare e promuovere l’evento, la ST Sinergie srl, società di marketing e comunicazione, ha realizzato per il Comune di Carbognano un progetto turistico-culturale che vedrà nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2024 una serie eventi culturali il cui fine è contribuire in maniera significativa alla crescita del tessuto socioeconomico della Tuscia, dove Giulia Farnese ha vissuto.

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